Il caffè

Si sa, noi studenti (io per prima) spesso assumiamo quantità industriali di caffè convinti di riuscire a concentrarci e a rendere di più nello studio (sopratutto nella sessione d'esame).

Il caffè produce eccitazione, aumento della vigilanza e riduzione della sonnolenza: accade questo perchè la caffeina, il principio attivo del caffè, blocca i recettori per il neouromodulatore dell'adenosina e aumenta il rilascio di dopamina e acetilcolina. Agisce quindi da stimolante, stimolo della concentrazione, aumento della memorizzazione o dell’associazione di idee (creatività), ma...  Attenzione!!!

Se ne assumiamo in grandi quantità subentrano effetti del tutto controproducenti per lo studio, e negativi per la nostra salute! Effetti quali: nervosismo, disturbi del sonno, problemi di assorbimento metabolico di alcuni minerali, disidratazione , angoscia o paura , problemi cardiaci, incontinenza (soprattutto nelle donne).

Secondo una ricerca dell'Università di Bristol (Gran Bretagna), per i bevitori di caffè più accaniti la sensazione di allerta data dalla caffeina può essere solo una sorta di illusione: più caffè si assume, più si diventa insensibili alla bevanda. Con il consumo frequente di caffè si sviluppa innanzitutto una tolleranza agli effetti ansiogeni della bevanda, che quindi non provoca più eccitazione, ma, al contrario, va a compromettere l'attenzione e la lucidità mentale: in sostanza, chi ne bene troppo perde l'effetto di «sveglia». Sempre secondo questa ricerca, può capitare che quando si è in astinenza da caffè, fra una tazzina e l'altra, il livello di attenzione scende al di sotto della soglia «normale»: bere la tazzina non fa "svegliare", ma semplicemente riporta l'amante del caffè nella situazione-base.

Ma l'argomento è vastissimo.

Per esempio gli effetti del caffè sono soggettivi: conosco persone a cui il caffè non fa nessun effetto eccitante, altre invece, dopo una sola tazzina si sentono attive e scattanti.

E voi? che ne pensate?